
Una giornata tra monti e pascoli alla scoperta di un “unicum” geologico all'interno delle Dolomiti. Una rara occasione per camminare, visionare, ascoltare e imparare, osservando rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie a stretto contatto tra loro, giacimenti fossiliferi unici al mondo e le geometrie delle antiche scogliere triassiche perfettamente conservate. Un viaggio nella storia geologica delle nostre vallate.
Percorso
Di seguito è descritto a grandi linee il percorso segnato del circuito ad anello, nel quale verranno aggiunge relative deviazioni e modifiche a seconda delle scoperte geologiche lungo il nostro tragitto (il percorso è soggetto quindi a potenziali variazioni). Dal passo saliremo lungo il sentiero 751 fino alla Forcella Caladora. Continueremo poi sullo stesso sentiero fino al Lago della Caladora. Sempre continuando lungo l'Alta Via n. 2 arriveremo al Passo di Venegiota. Scenderemo di quota poi lungo un sentiero non numerato fino ad incontrare in una zona di pascoli il sentiero 749. Risaliremo il sentiero incontrato ritornando verso la Forcella Caladora. Dalla forcella infine scenderemo sui nostri passi nuovamente verso il passo Valles.
Logistica
L'incontro è previsto per le ore 08:15 al parcheggio sul Passo Valles (indirizzo/posizione visibile nella mappa di fianco).
L'orario di ritrovo potrà subire variazioni in base alle previsioni meteo per quel giorno. Eventuali variazioni nel programma verranno comunicate per tempo ai partecipanti.
Note
Questa escursione tematica è organizzata in collaborazione con Alberto Bertini, rinomato professore di Geologia che per tantissimi anni ha insegnato in Provincia di Belluno e in particolare anche in Agordino. Nato a Modena nel 1960 ha cominciato a frequentare le Dolomiti già da bambino quando trascorreva i mesi estivi in Val Gardena con la famiglia. La passione per la montagna, che ha sempre coltivato fin da ragazzo, lo ha ha portato a studiare Geologia all'Università di Modena dove è laureato con una tesi di geomorfologia sull'Alta Val Badia. Ha iniziato ad insegnare a Longarone e nel 1986 è arrivato in Agordino. E' rimasto in questo territorio da allora e ha avuto l'opportunità di approfondire gli aspetto geologici di questo territorio, uno dei più ricchi per quanto riguarda la Geodiversità di montagna. E' andato in pensione nel 2023, dopo aver cercato di infondere nei suoi alunni la passione per il loro territorio, un vero e proprio laboratorio geologico. Ho pubblicato alcuni libri a carattere geologico e continua a dedicarsi a questa attività sfruttando il tempo che gli ha regalato l'andare in pensione.
Nel corso della giornata si alterneranno le parti più tradizionali di escursione in montagna ad interventi e contenuti illustrati da Alberto, per scoprire le interessantissime meraviglie geologiche che incontreremo lungo il nostro cammino.
L'escursione ci permetterà di seguire le fasi dell'evoluzione geologica della zona a partire dalle rocce più antiche, i cosiddetti “Porfidi” che affiorano nei pressi del Passo Vallès e che costituivano il riempimento di un'antica caldera vulcanica avente il suo centro nella zona di Bolzano. Dall'erosione di queste vulcaniti derivano le rocce rossastre chiamate “Arenarie di Val Gardena” che si attraversano partendo proprio da Passo dove sono visibili belle stratificazioni. Salendo alla Forcella Venegia si attraversano rocce biancastre corrispondenti ai gessi della Formazione a Bellerophon: la presenza di gesso indica il primo avanzamento del mare nella zona dolomitica, quando il fondo non ancora profondo insieme al clima caldo, facevano precipitare questo minerale. Salendo alla Forcella si attraversano le rocce grigiastre della Formazione di Werfen, una successione di rocce molto diverse tra loro indicanti la progressiva avanzata del mare. Il tragitto dalla Forcella al laghetto permette di osservare rocce rossastre tra le quali, con un po'di fortuna, è possibile rinvenire qualche fossile di stella marina. Il contenuto argilloso rende questo tratto più fangoso, ma senza difficoltà si arriva al piccolo specchio d'acqua che si è formato tra le testate di strato di questa particolare formazione geologica. La magnifica vista sulla catena delle Pale di San Martino ed in particolare del vicino Monte Mulàz con i suoi filoni vulcanici completa l'escursione a questa piccola perla delle Dolomiti.
Il costo di partecipazione di 40 euro è relativo al solo servizio di guida in escursione con Accompagnatore di Media Montagna.
L'escursione per avere luogo richiede la partecipazione di un minimo di 4 persone.
Per affrontare questa escursione occorre aver completato in precedenza percorsi di simile lunghezza e dislivello.
L'età di partecipazione è suggerita e indicativa, eventuali richieste particolari per età inferiori (tramite il modulo di prenotazione) motivate da adeguata precedente esperienza in montagna verranno valutate di caso in caso.
Si accettano prenotazioni fino alle ore 16:00 del venerdì precedente l'escursione.
Lungo il percorso non sono presenti rifugi. E' previsto il pranzo al sacco.
Il pagamento per il servizio di guida a la LAREFA può essere effettuato sul luogo il giorno dell'escursione (in contanti), oppure tramite bonifico (gli estremi IBAN verranno comunicati tramite email con la fattura relativa). In caso di maltempo (o impossibilità fisica della guida) che impedisce lo svolgersi dell'escursione, nessun costo sarà dovuto e la gita verrà riprogrammata ove possibile.
E' necessario un equipaggiamento e indumenti adeguati al tipo di escursione e periodo dell'anno. Sono richiesti: scarponcini da montagna, zaino sufficientemente capiente, strati anti pioggia, berretto, borraccia con acqua, crema da sole. Sono consigliati: strati vestiario più caldi, bastoncini, occhiali da sole. Le persone che si presenteranno alla partenza senza materiale richiesto saranno esclusi per motivi di sicurezza; nessun rimborso quindi sarà dovuto.
A seconda delle condizioni meteorologiche, l'organizzazione si riserva la facoltà di applicare forzate variazioni al percorso dell'escursione.



